LA SAGRA DELLA PRIMAVERA RADDOPPIA

Grazie alla rassegna Prospettiva Danza Teatro 2025, La Sagra della primavera di Igor Stravinskij raddoppia!

Due spettacoli. Il primo, Spring roll di Carlo Massari, presentato nel pomeriggio di martedì 15 aprile nell’Agorà del Centro culturale Altinate, sharing del laboratorio a cui hanno preso parte giovani dai 14 ai 20 anni, ha avuto come fonte di ispirazione le musiche dirompenti del compositore russo e il vissuto personale ed emotivo delle partecipanti al progetto.  

Il secondo, Le Sacre du printemps andato in scena la sera di martedì 15 aprile al Piccolo Teatro, performance della compagnia Dewey Dell, composta da Teodora Castellucci, Agata Castellucci, Vito Matera, Alberto Galluzzi, NastyDen e Francesca Siracusa, ha rielaborato, attraverso la metafora del mondo degli insetti, il rito primordiale del passaggio dalla morte alla vita nel succedersi delle stagioni e nel rigenerarsi continuo della natura. Entrambi messi alla prova dalla complessità musicale e dall’energia sonora della Sagra. Entrambi, con scelte artistiche totalmente differenti, curati nel minimo dettaglio, coinvolgenti e applauditissimi.  

A precederli un incontro con il musicologo Roberto Favaro, docente presso l’Accademia delle Belle Arti di Brera e Direttore della Civica Scuola di musica Claudio Abbado di Milano, in dialogo con Carlo Massari e Teodora Castellucci, che ha illustrato il contesto artistico e culturale in cui si inserisce La Sagra della primavera e le caratteristiche stilistiche e musicali dell’opera. Un’opera ancora attuale che al suo debutto, nel 1913, ha rivoluzionato il mondo artistico e musicale.

La sua potenza è perfettamente in sintonia con le turbolenze emotive di giovani e giovanissimi, dice il performer, coreografo e creatore transdisciplinare Carlo Massari impegnato nello stesso progetto sia a Rovereto che a Roma,  “una potenza tellurica molto simile a quella che accompagna l’adolescenza e che i giovani provano in qualche modo a contrastare, finendo però per soccombere” “giovani che ancora parlano di come il Covid abbia modificato le loro abitudini e ancora oggi ne sentano gli effetti” “adolescenti nello sforzo di reagire all’imposizione di un tempo da cui si sentono schiacciati”. Spring song è la rielaborazione della Sagra della Primavera attraverso il dialogo con gli adolescenti, uno spettacolo vivace e ironico in cui il linguaggio del corpo è riuscito a dare voce a ciò che non si riesce o non si ha il coraggio di esprimere.

La rassegna Prospettiva Danza Teatro continua i suoi appuntamenti fino all’11 maggio e quindi

DANCE DANCE DANCE!

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