L’attrice sarà la protagonista di Oscar e la dama in rosa per Musikè
«Ci sono storie che vogliono essere raccontate, che ti scelgono, come i gatti scelgono il loro padrone, ti salgono in collo e non se ne vanno più. Oscar e la dama in rosa non è solo un bellissimo libro di Schmitt, è una storia necessaria, di quelle che in alcuni momenti possono farti davvero bene». Così Amanda Sandrelli descrive Oscar e la dama in rosa, monologo di parole e musica che la vedrà protagonista mercoledì 4 giugno alle 21.00 al Multisala Pio X (MPX) per Musikè, rassegna di musica, teatro e danza promossa e organizzata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.
Tratto dal romanzo omonimo del romanziere e drammaturgo francese Éric-Emmanuel Schmitt, fortunato autore di Monsieur Ibrahim e i fiori del Corano, la pièce vede Amanda Sandrelli interpretare il ruolo di Oscar, bambino malato di leucemia che, grazie all’amicizia con nonna Rosa, una volontaria dell’ospedale in cui è ricoverato, vive in dodici giorni i dodici anni della sua vita.
L’attrice, con la sua voce e un pigiama, parla con Dio attraverso Oscar, e affronta temi che appartengono a tutti: il confronto con la caducità dell’esistenza, con la malattia, e con la morte. Oscar è consapevole che la sua è una vita ‘a termine’, e sa che tutti gli mentono, inclusi i suoi genitori: ma li perdona. Il bambino vive ogni attimo della sua vita come fosse l’ultimo, come tutti dovremmo fare. Con intensità, attenzione, amore, persino felicità.
Una favola delicata e lucida come solo i bambini sanno essere, in cui Amanda Sandrelli è accompagnata da Giovanni Mareggini al flauto, Cesare Chiacchiaretta alla fisarmonica, Giampaolo Bandini alla chitarra e Federico Marchesano contrabbasso. I musicisti, a loro volta personaggi della favola, segnano il passo alle parole, spezzano la tensione, alzano il ritmo. E giocano, insieme a Oscar. In questo modo, anche la musica di Giacomo Scaramuzza partecipa alla vicenda del bambino, piccolo uomo di grande dignità. La regia è di Lorenzo Gioielli.
«Credo proprio che nessuno si scorderà di Oscar – conclude Amanda Sandrelli – il bambino irriducibile, e dei suoi 12 anni di vita concentrati in 12 giorni, del suo rapporto con nonna Rosa e con Dio. Oltre alla musica di Giacomo Scaramuzza ci siamo io, un pigiama e una sedia. Perché questa storia non ha bisogno d’altro».
Prenotazione obbligatoria sul sito www.rassegnamusike.it
Ingresso a offerta libera. Il ricavato sarà devoluto alla Casa del Bambino – Hospice Pediatrico di Padova