La terza edizione di Padova Photo-Graphia, rassegna organizzata dall’Assessorato alla Cultura e curata da Maria Beatrice Autizi e Angelo Maggi, continua con l’inaugurazione di altre quattro mostre delle nove in programma.
L’idea di questa edizione nasce da una concomitanza storica che ha coinvolto la città durante la seconda guerra mondiale: 70 anni fa, l’11 marzo 1944, gli affreschi del Mantegna nella Cappella Ovetari della chiesa degli Eremitani vennero irrimediabilmente distrutti nel corso del bombardamento della città di Padova. A ripercorre le vicende della chiesa, del recupero dell’edificio e del suo patrimonio artistico sarà la mostra “Foto storiche di Padova. Il bombardamento della Chiesa degli Eremitani”, aperta al pubblico dal 12 aprile al 25 maggio a Palazzo Zuckermann (inaugurazione venerdì 11 aprile ore 12.00; orario 10.00 – 19.00, chiuso lunedì e 1 maggio).
Giovedì 3 aprile alle ore 18.00 all’Oratorio di San Rocco in via Santa Lucia, inaugura la mostra “Re-Visioning Venice. Ongania/Romagnosi 1893/2013” a cura di Angelo Maggi. L’esposizione rivisita il lavoro del celebre editore veneziano Ferdinando Ongania (1842-1911), grazie al lavoro del fotografo Giampaolo Romagnosi, che da circa due anni riesamina attentamente i luoghi storici con moderni apparecchi digitali. La mostra, realizzata in collaborazione con Linea d’Acqua di Venezia, è aperta al pubblico dal 4 aprile al 4 maggio con orario 9.30 – 12.30 e 15.30 – 19.00, chiuso lunedì e 1 maggio.
“In-quieti sconfinamenti”, curata da Maria Beatrice Autizi, presenta tre affermati fotografi europei, di provenienza e formazione diverse, ma accomunati da una riflessione sul rapporto spazio/tempo, tema centrale della rassegna. Christian Tagliavini, italo-svizzero di Lugano, è l’autore di una serie di scatti ispirati ai maestri del Rinascimento. Rosa Isabel Vazquez è una fotografa spagnola che lavora con Jose Antonio Fernandez. I due artisti, che si firmano con il nome di Rojo Sache, realizzano una fotografia di paesaggio poetica, avvolta in un’atmosfera che sembra emergere da un tempo remoto. Xavier Delory, belga, è un fotografo concettuale che concepisce la fotografia come una riflessione sull’architettura e sulle trasformazioni che lo spazio urbano subisce nel tempo. La mostra è aperta al pubblico dal 5 aprile al 2 giugno, al Centro culturale Altinate San Gaetano, in via Altinate 71, orario 10.00 – 19.00, chiuso lunedì e 1 maggio.
Nella mostra “1967 Viaggio in Afghanistan e in India con la Fiat 600. Francesco Carmignoto e Francesco Ghion” si rivive tra fotografie e narrazione l’avventura di quattro giovani poco più che ventenni, prossimi alla laurea, che decidono di partire verso l’India su due vetturette Fiat. Il ’68 è alle porte e sono anni pieni di fermenti. La partenza è da Prato della Valle per arrivare in Pakistan, attraversando mezza Europa, e poi la Persia e il favoloso Afghanistan. 28mila i km percorsi in meno di due mesi, dalle montagne della Turchia, ai deserti persiani, ai passi dell’Hindokush. Le fotografie di Francesco Ghion e i racconti di Francesco Carmignoto narrano una magnifica avventura, con opere d’arte insostituibili andate perdute nel tempo a causa della violenza degli uomini e della guerra. Come è accaduto agli affreschi del Mantegna. La mostra è aperta al pubblico dal 5 aprile al 2 giugno, al Centro culturale Altinate San Gaetano, in via Altinate 71, orario 10.00 – 19.00, chiuso lunedì e 1 maggio.
Sempre al Centro culturale Altinate San Gaetano, fino al 27 aprile, è ospitata anche la mostra del Fotoclub Padova, dal titolo “I tempi dello sguardo”.
Tutte le iniziative sono a ingresso libero.