La coreografa americana Meg Stuart, la compagnia italiana Dewey Dell, per la prima volta alla Biennale, e con loro Virgilio Sieni sono in scena con un trittico di novità al Teatro alle Tese sabato 28 giugno per il 9. Festival Internazionale di Danza Contemporanea della Biennale di Venezia.
Alle 20.00 debutta Indigene, prima parte di uno spettacolo progettato dai Settori Danza e Musica della Biennale: in scena le giovani danzatrici di Biennale College – Danza in un gioco combinatorio sul duetto e il quartetto firmato da Virgilio Sieni, mentre al compositore Giovanni Manzini è stata commissionata la musica originale. Lo spettacolo avrà una seconda fase di elaborazione per il Festival di Musica a ottobre.
Alle 20.30 va in scena Marzo dei Dewey Dell, compagnia dal tratto fortemente performativo che qui affronta per la prima volta la narratività avvalendosi della collaborazione di personalità esterne come il fumettista e artista visuale Yuichi Yokoyama e il drammaturgo Kuro Tanino, entrambi giapponesi.
“In un cratere enorme causato dall’impatto di un meteorite milioni di anni fa, in un pianeta lontano dal nostro, abitano alcune persone. Come microbi colti dall’occhio di un microscopio o come pianeti colti dall’iride di un telescopio, noi osserviamo questi corpi vivere un dramma che sembra contenere tutta l’offesa che il luogo ha subito millenni di anni prima. Lo spazio universale che ci separa da loro è talmente ampio che si attorciglia su se stesso e diventa tempo; non possiamo infatti definire un’era geologica, o capire la fase evolutiva presente, se anche loro guardassero verso di noi, di certo vedrebbero solo dinosauri e una Terra che non c’è più. Osserviamo qualcosa che è destinato a viaggiare nello spazio cosmico per sempre e soli, come Galileo si sentì vedendo e scoprendo per la prima volta i corpi dei pianeti, ci trasformiamo in spettatori depositari di una storia, un dramma che sembra nascere dalla forza violenta di Marzo che investe ogni cosa con la sua acre ambiguità” (dalle note di presentazione).
Infine, alle 21.30, debutta il nuovo spettacolo di Meg Stuart, Hunter, presentato in prima per l’Italia a pochi mesi dal debutto tedesco. Famosa per importanti improvisation projects che hanno coinvolto molteplici artisti, Meg Stuart è autrice di assoli, coreografie d’ensemble, installazioni site-specific ospitati anche in gallerie e mostre come Documenta X di Kassel. Con il nuovo assolo, Hunter, Meg Stuart esplora il proprio corpo danzante come fosse un archivio di esperienze e memorie personali e culturali da cui trarre una serie di autoritratti. Lontana da ogni virtuosismo, la pratica dell’improvvisazione che è alla base della sua ricerca determina quella struttura aperta, smontabile, libera e dinamica della danza che impronta anche il lavoro della compagnia.
La proposta della giornata di venerdì 27 giugno vede ancora in scena a Ca’ Giustinian L’appuntamento di Luisa Cortesi, 190cm. ca di Michele Di Stefano, Bolerò di Cristina Rizzo (ore 15.00 e 15.30); al Teatrino di Palazzo Grassi Yuki di Keiin Yoshimura e Solo with R/Perspective(s) di Laurent Chétouane e Roberta Mosca (17.00 e 17.30); al Conservatorio Alessandro Sciarroni con You Don’t Know How Lucky You Are (ore 19.00).
Spettacoli nei campi con Iris Erez e David Zambrano rispettivamente Public Intimacy a Campo S. Maurizio (12.30) e Passing Through in Campo Pisani (ore 20.00).
Continua l’appuntamento quotidiano, che diverte grandi e piccini, nel boschetto artificiale costruito in Campo S. Angelo, abitato dai personaggi fiabeschi di Ramona Caia e Sara Sguotti (ore 18.00 – 22.00) e continua alle Corderie dell’Arsenale il programma di work in progress e azioni coreografiche di Kinkaleri, Giuseppe Comuniello, Marina Giovannini, Luisa Cortesi, Virgilio Sieni, Roy Assaf.
Informazioni e prevendite on line www.labiennale.org / www.vivaticket.it