VENEZIA: BIENNALE DI ARCHITETTURA 2014, DANZA ALLE CORDERIE

VENEZIA: BIENNALE DI ARCHITETTURA 2014, DANZA ALLE CORDERIE

 “Mai come quest’anno tutta la Biennale è nella Biennale” ha dichiarato il Presidente Paolo Baratta presentando la 14. Mostra Internazionale di Architettura diretta da Rem Kolhaas. La sezione della Mostra intitolata Monditalia, alle Corderie dell’Arsenale, impegna infatti tutti i settori della Biennale: Danza, Musica, Teatro e Cinema. Si tratta di “attività – ha precisato Baratta – non semplicemente affiancate e giustapposte alla Mostra di Architettura, ma integrate nella Mostra di Architettura. Qui Danza, Musica, Teatro e Cinema sono infatti chiamati a rappresentare elementi essenziali della vita delle realtà storiche e degli spazi complessi in cui può essere pensata e immaginata l’architettura”.

 A partire dal 7 giugno, apertura al pubblico della Biennale Architettura, le Corderie dell’Arsenale ospiteranno continuativamente anche attività di Danza, dalla momentaneità della performance ai tempi lunghi della creazione. Nello spazio cinquecentesco, accanto alle installazioni architettoniche di Monditalia, sono stati dislocati 6 palcoscenici di foggia diversa, dove avvenimenti di ogni tipo e a ciclo continuo, programmati o estemporanei, cambieranno la mostra di giorno in giorno. Una situazione inedita per coreografi e danzatori, così come per il pubblico: la danza si misura e si modifica in rapporto allo spazio e al tempo della mostra, alla libertà dello spettatore/visitatore e al suo sguardo diretto, al racconto “esposto” di un’opera in divenire, dove la dimensione pubblica si sovrappone a quella solitamente intima della creazione.

Per questo esperimento Virgilio Sieni, direttore del Settore Danza, ha coinvolto artisti che con i loro lavori hanno programmaticamente sperimentato luoghi e tempi non convenzionali. Come i Kinkaleri, autori di performance, installazioni, produzioni video ospitate in musei d’arte contemporanea, teatri, festival, discoteche, che alle Corderie saranno autori di incursioni fulminee con Found Dances & Everyone Gets Lighter/All!: la messa in opera di un’ “alfabetizzazione del movimento” che ad ogni gesto fa corrispondere una lettera dell’alfabeto coinvolgendo il pubblico della mostra. O come Michele Di Stefano, co-fondatore della compagnia mk e vincitore del Leone d’argento della Biennale Danza, che in Sahara para todos persegue la sua personale ricerca tra orientamento e spaesamento, tracciando mappe che spostano continuamente la linea di demarcazione tra spettatore e performer.

Animato di Luisa CortesiAnche Luisa Cortesi, autrice di un pensiero rigoroso sulla danza, con La trappola declina una riflessione sul tempo e sullo spazio architettonico delle Corderie “mettendo in scena” un lavoro in fieri dalla struttura aperta. La trappola è un’azione concepita in un tempo dilatato e in un luogo predisposto architettonicamente per la visione e l’esposizione al pubblico del corpo della durata di otto ore al giorno per venti giorni. Uno spazio aperto di costruzione e rappresentazione” (Luisa Cortesi). La situazione inedita con cui si confrontano gli artisti alle Corderie ha portato invece Marina Giovannini, educata al classico e danzatrice solista per il Balletto di Toscana, a interrogarsi sulla genesi di un lavoro coreografico – Punto sulla forma – in bilico tra dimensione intima e pubblica, tra arte e vita.

Bolero Variazioni di Cristina Rizzo, co-fondatrice di Kinkaleri prima di intraprendere la carriera solista, impegna un gruppo di interpreti in una scrittura coreografica contemporanea “aperta”, che trova nella musica di Ravel un campo espressivo esteso, che si amplifica come detonatore di espressione. Dance Grammar dell’israeliano Roger Assaf, a lungo in collaborazione come danzatore e coreografo con Emmanuel Gat, trasforma la serie di regole che governano la composizione in nuove modalità di relazione e di “gioco” fra i performer.

Ci saranno le danze di Giuseppe Comuniello, interprete non vedente e portatore di un diverso alfabeto espressivo. Il percorso di trasmissione tra danzatori e non vedenti porterà quotidianamente all’elaborazione di brevi brani coreografici in forma di duetto, trio e quartetto, ricreando lo spazio della rappresentazione tra i visitatori della mostra. Ed è sempre Giuseppe Comuniello, questa volta in assolo, l’interprete sensibile di danze con personaggi immaginari tratti da fiabe, racconti e pitture che accadranno in orari non prestabiliti.

Altre azioni coreografiche di carattere estemporaneo, raccolte sotto il nome di “ballate”, saranno create dai coreografi di volta in volta presenti alle Corderie. Mentre i giovanissimi interpreti del ciclo di spettacoli Vita Nova, danzatori dai 10 ai 14 anni, proveranno le coreografie di Adriana Borriello, Cristina Rizzo, Stian Danielsen, David Zambrano, Simona Bertozzi in vista del debutto serale.

Infine, sarà sempre alle Corderie che prendono corpo gli Appunti del Vangelo secondo Matteo di Virgiliio Sieni: a partire da un’idea di work in progress e da un sistema di pratiche che precedono la creazione si vedranno i primi quadri dello spettacolo che debutterà in forma compiuta nei primi tre weekend di luglio.

Tutte le attività del Settore Danza per il 2014 sono sostenute dalla Fondazione Prada.

Nella foto: Luisa Cortesi