Risultati Cinque per mille 2012: la Fondazione Città della Speranza sale al 25° posto in Italia per la categoria onlus con una raccolta di 901.854,45 euro.
L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato gli elenchi delle onlus ammesse alla ripartizione del cinque per mille con gli importi spettanti a ciascun ente: sono i risultati delle scelte espresse dai contribuenti nel 2012 con le dichiarazioni dei redditi relative al 2011.
Continua la crescita della Città della Speranza che sale dal 26° posto al 25° posto nella sezione volontariato e onlus, posizionandosi fra due importanti realtà italiane come WWF Italia e FAI. Le firme nel 2012, anno in cui è stato inaugurato il nuovo Istituto di Ricerca Pediatrica Città della Speranza, sono state 32.586 per un importo complessivo di 901.854,45 euro.
Il contributo è passato da 740.266 euro nel 2010 a 878.732 euro nel 2011, per arrivare a oltre 900 mila euro nel 2012. Una cifra considerevole, che permetterà alla Fondazione di finanziare il lavoro di ben 20 ricercatori.
Una crescita costante che la presidente della Fondazione Città della Speranza, Stefania Fochesato, commenta così: “Questo lusinghiero risultato è frutto della gestione trasparente della Fondazione e dell’affezione del territorio per il lavoro dei nostri medici e ricercatori. La Fondazione è conosciutissima grazie all’impegno di migliaia di persone che incontrano altre persone per sensibilizzarle sull’importanza di sostenere la lotta contro le malattie dei bambini. Un impegno costante e capillare che i nostri volontari fanno nelle mille occasioni di raccolta fondi disseminate in tutti i comuni gemellati con la Città della Speranza. La Fondazione è patrimonio di tutti, i nostri sostenitori vanno orgogliosi dei risultati raggiunti e sono sempre di più anche i genitori di bambini guariti che esprimono la loro riconoscenza per i traguardi raggiunti dalle nostre cliniche e ora anche dall’Istituto di Ricerca Pediatrica. La nostra riconoscenza va a tutti coloro che hanno firmato per la Città della Speranza, nella certezza che aiutare la ricerca significa investire in un futuro migliore”.