Venerdì 14, sabato 15 e domenica 16 febbraio la grande scherma internazionale sarà al PalaFabris di Padova per l’unica prova italiana di sciabola maschile. A contendersi il prestigioso Trofeo Luxardo – alla sua 57ma edizione – saranno i più importanti schermidori del ranking mondiale, con 198 atleti iscritti alla gara individuale e 30 squadre nazionali per la gara a squadre. Tra i favoriti anche il Vicecampione olimpico Diego Occhiuzzi, già vincitore della passata edizione nell’individuale.
Occhi puntati anche su Aldo Montano, Luigi Samele e Enrico Berrè che, oltre ad essere fra i protagonisti della prova individuale, insieme ad Occhiuzzi compongono il quartetto azzurro, già vincitore dell’Oro europeo e numero 3 del ranking mondiale, che domenica proverà ad aggiudicarsi la gara a squadre.
Il Trofeo Luxardo è organizzato dall’associazione Petrarca Scherma con la collaborazione ed il sostegno di Luxardo SpA, Acegas-Aps ed il patrocinio della Regione Veneto, del Comune di Padova e della Provincia di Padova. E’ nato nel 1955 per volontà di Franco Luxardo, sciabolatore dell’Accademia Comini e nazionale azzurro dal 1959 al 1968, che tuttora ne cura e sostiene l’organizzazione. Dapprima biennale, poi diventato annuale, viene assegnato allo sciabolatore che vinca la competizione per tre volte anche non consecutive. L’atleta che più volte ha primeggiato nel Luxardo è stato il russo Victor Sidiak, con ben cinque edizioni: 1968, 1971, 1972, 1974 e 1977. Seguono, con quattro, l’italiano Michele Maffei (1973, 1976, 1979 e 1980) e l’ungherese Imre Gedoevari (1978, 1982, 1983 e 1984). Dal 1995 è anche gara internazionale a squadre, che dal 2007 al 2011 ha preso il nome di Trofeo Porsche.
Il trofeo attualmente in palio dal 2002 è il settimo ed è opera del gioielliere scultore Massimo Antonelli. il sesto è stato assegnato nel 2001 al russo Stanislav Pozdniakov, mentre i precedenti sono stati vinti da Luigi Narduzzi (ITA) nel 1962, Victor Sidiak (URSS) nel 1972, Michele Maffei (ITA) nel 1979, Imre Gedoevari (HUN) nel 1984 e Vassili Etropolski (BUL) nel 1989 dopo spareggio.
