Non ci sarà solo la gara di cartello tra Pertile e Nihorimbere, o quella tra Dal Ri e Jepkorir, favorite della prova femminile. Certo, la Maratona di Padova – XVII S.Antonio vivrà del confronto tra i campioni. Ma vivrà anche, o forse soprattutto, delle tante piccole e grandi storie degli atleti che più raramente si conquistano articoli sui giornali o servizi in tivù ma che, con le loro vicende, rendono affascinante questa disciplina. Sono davvero tanti i podisti che domenica 17 aprile saranno alla partenza dello Stadio Euganeo (alle ore 9) o a quella della mezza maratona, da Abano Terme (dalle 10.30). Ecco alcune storie. E’ una Maratona sempre più internazionale: in totale nelle due prove agonistiche saranno presenti atleti provenienti da 42 Paesi e da quattro continenti. Le nazioni più rappresentate sono, nell’ordine: Francia (23), Belgio (19) Marocco (18) e Spagna (16). Si segnala la presenza di maratoneti provenienti da Nigeria, Sudafrica, Cina e Brasile. Correre fa bene. E lo può testimoniare meglio di tutti il padovano Giuseppe D’Ascenzo, nato il 7 gennaio 1934: è lui, con i suoi 82 anni, il più anziano tra gli atleti iscritti. In campo femminile la palma spetta alla veneziana Fiorenza Simion. Delle donne non si dovrebbe mai dire l’età, ma se la si precisa, nel suo caso, è solo per farle i complimenti: è nata il 15 febbraio 1943. I più giovani? Il padovano, di Campodarsego, Giacomo Paniccio, nato nel 1997, e la statunitense Zelter Elizabeth, che il 31 maggio festeggerà vent’anni. Ci sarà anche un parroco al via dallo Stadio Euganeo: Danilo Miotto, sacerdote a Rubano, già più volte sul percorso della maratona nelle scorse stagioni. Correre fa anche lavorare meglio. E in casa Alì lo sanno bene. Domenica 17 aprile anche il Gruppo Alì sarà in gara alla Maratona di Padova: ai nastri di partenza, sia per la 42km che per la mezza, ci sarà infatti una squadra di 30 atleti tra dipendenti di tutti i punti vendita del Veneto, fornitori e partner. «La passione per la corsa e per lo sport è da sempre di casa in Alì Supermercati» commenta il patron Francesco Canella, «di certo è ispirata anche dall’esempio del nostro più importante atleta, Ruggero Pertile, che iniziò la sua carriera proprio dietro il banco salumi di uno dei nostri supermercati». L’anno scorso la miglior prestazione l’ha realizzata Alberto Spada, banconiere sotto il Salone, nella maratona (tempo di gara 3 ore 40’12”) e Marco Ragazzo, direttore dell’Alì di San Donà 2 nella mezza (1 ora 27’15”).
La loro presenza si noterà di sicuro: sono 550 gli amici della Fondazione Città della Speranza + Un Cuore un Mondo presenti al via delle Stracittadine. Numeri record per le due Non profit impegnate nel progetto solidale “The GROhW project”, inserito nel charity program della Maratona. Domenica 17 aprile alle ore 10.30 ad Abano Terme saranno pronti a partire per la corsa 4 ammalati di SLA in carrozzina, spinti da 40 atleti appartenenti a diverse società sportive, per percorrere tutti i 21 chilometri previsti dalla mezza maratona. Un modo per tenere alta l’attenzione su quella che oggi è la più diffusa della malattie rare, la sclerosi laterale amiotrofica. Cometa A.S.M.M.E. corre contro le malattie metaboliche ereditarie. Domenica 17 aprile, 3 bambini dell’associazione saranno spinti da una squadra di amici e sostenitori dell’associazione lungo il tragitto da Abano Terme a Padova. In Prato della Valle, meta della maratona, sarà allestita la bancarella dove sarà possibile ricevere la maglietta dell’associazione e altro materiale informativo. Le “Mamme per Caso”, poi, allieteranno i presenti per tutta la mattinata e accompagneranno l’impresa degli atleti con le loro canzoni. «Insieme» spiegano in Cometa A.S.M.M.E., «per far conoscere la nostra realtà in un connubio di sensibilità, aggregazione, sport, amicizia». Guai se non ci fosse. Lei è Stella, bastardina nata nel 2003, al via allo Stadio Euganeo assieme al suo padrone Leonardo, di Vigonovo. Presenze immancabili alla “Corri per Padova”, non potevano ovviamente mancare all’appuntamento podistico più atteso dell’anno. Ma non sarà l’unica atleta a quattro zampe: ad Abano Terme partirà anche Emma, assieme alla sua padrona Nicoletta, che l’ha adottata all’età di due anni, dopo due abbandoni.