Il campione azzurro padovano Ruggero Pertile di Assindustria Sport era l’uomo più atteso e la sua vittoria è stata accolta nel tripudio di un Prato della Valle gremito: 2 ore 12’17” il suo rilievo cronometrico. Il gruppetto di testa, con il burundese Nihorimbere, i keniani Kiptanui e Kosgei e l’ugandese Chemonges, è rimasto compatto sino al 25° chilometro (passaggio alla mezza in un’ora 05’29”), quando proprio quest’ultimo si è staccato. Intorno al 30° sono rimasti in testa Pertile e Kiptanui. Al 36°, alle porte di Padova, “Rero” si è portato al comando in solitario, proseguendo sino al traguardo, dove ha trovato a corrergli incontro la figlia Alice e la moglie Chiara. “I primi chilometri sono stati molto difficili per me, mi sono serviti per scaricare la tensione di questi giorni” ha sottolineato il vincitore al traguardo (foto Muzzolon), cui pochi giorni fa è mancato il papà Lorenzo. “Il grande tifo lungo tutto il percorso mi ha spinto in modo incredibile. Adesso? Staccherò per tre settimane, ne ho bisogno. E poi tornerò a concentrarmi su Rio”. In campo femminile davanti a tutte Federica Dal Ri, la keniana Lilian Chemweno e Teresa Montrone, arrivate in Prato della Valle in quest’ordine. Al 30° chilometro la svolta, quando la portacolori dell’Esercito è rimasta sola (passando in un’ora 30’55”). “Era il mio debutto in una maratona, in un certo senso l’inizio di una nuova carriera. Non nascondo che ho faticato molto fra il 30° e il 37°, in quel frangente ho pensato a mia figlia Chiara e ai tanti sacrifici fatti per preparare questa gara. Mi hanno dato la forza per arrivare in fondo”. Nella mezza maratona, partita da Abano Terme, affermazioni per Alemu Bekele (Bahrein) un’ora 03’33” e per Ilaria Aicardi in campo femminile, in un’ora 22’45”. Il giorno dopo è quello tradizionalmente dedicato ai bilanci. E, per la Maratona di Padova – XVII S.Antonio, che si è svolta domenica 17 aprile, non può che andare in archivio nel segno della soddisfazione. Lo dicono i numeri: da quando è stata introdotta la mezza maratona, ad affiancare la prova principale, mai erano stati così favorevoli. Sono 1.736 gli arrivati nella gara da 42 chilometri partita dallo Stadio Euganeo, 2.123 quelli della gara da 21, scattata da Abano Terme, per un totale di 3.859. Nella scorsa edizione la somma si fermava a 2.969. Nel 2014 a 3.016, a 3.548 nel 2013, 3.425 nel 2012, 3.387 nel 2011, 3.415 nel 2010 e a 3.344 nel 2009.
“A dimostrazione che i podisti hanno apprezzato lo sforzo fatto” sottolinea Leopoldo Destro, presidente di Assindustria Sport Padova. “Volevamo offrire nuovi stimoli agli atleti e la loro risposta è stata più che positiva. Non lo dicono soltanto i numeri ma la generale soddisfazione che ho colto nelle parole e nei volti di tutti i partecipanti. In tutto questo, la vittoria di Ruggero Pertile, atleta di casa, capitano della società che ho l’onore di presiedere e, oggi, volto più bello dello sport padovano, è un ulteriore suggello. Certo, sono convinto che ci siano ancora margini di miglioramento a livello organizzativo, sia nelle gare agonistiche che nelle Stracittadine, ma in un certo senso questa era una prima edizione, credo che alla luce di queste indicazioni le prossime saranno ancora più riuscite. I comuni attraversati (Padova, Selvazzano Dentro, Rubano, Teolo e Abano Terme) meritano un plauso particolare per il supporto e il calore che sono stati in grado di offrire ai maratoneti. E poi, vedere quell’incredibile fiume colorato attraversare Prato della Valle è stato davvero emozionante: abbiamo fatto indossare pantaloncini e maglietta ad almeno 25 mila persone nelle Stracittadine non competitive, facendo vivere a Padova e al suo territorio una splendida giornata di festa”. La festa popolare è stata anche una festa “tecnica”. Con il suo risultato (2 ore 12’17”) Pertile ha firmato la miglior prestazione stagionale del 2016 per un atleta italiano. Il miglior biglietto da visita possibile in vista dei Giochi olimpici di Rio de Janeiro, come ha riconosciuto anche il Commissario tecnico della nazionale Massimo Magnani, che ha seguito tutta la gara dai mezzi messi a disposizione dall’organizzazione. “E’ stato un gran giorno per l’atletica italiana” afferma il Ct “Non solo per la vittoria di Ruggero, ma anche per quella di Federica Dal Ri fra le donne. Per quanto riguarda Pertile non avevo dubbi: ha messo in pratica la gara che aveva in programma, perfetto nella gestione dei passaggi e in linea con quella che è la sua preparazione in vista dei Giochi di Rio. Per quanto riguarda la squadra maschile, è già fatta: Pertile, con la sua esperienza, guiderà un terzetto completato da Meucci e La Rosa”.