Il tour, che sta portando l’eclettico compositore in giro per l’Europa, ha fatto tappa a Padova martedì 27 febbraio 2024, unica data in Italia di numerosi concerti proposti in varie città europee tra cui Zurigo, Zagabria, Praga, Vienna, Lille, Tallinn, durante i quali Yann Tiersen si esibisce al pianoforte e alla strumentazione elettronica eseguendo l’album Kerber Complete.
Francese della Bretagna, ma di famiglia belga-norvegese, si rivela subito un enfant prodige della musica classica, compiendo da bambino gli studi di violino e pianoforte al Conservatorio, per poi passare giovanissimo al rock. La sua formazione artistica, influenzata dalla musica folk, dalla tradizione degli chansonnier francesi e dal minimalismo musicale di maestri come Eric Satie, Philip Glass e Michael Nyman, lo rende un artista poliedrico, raffinato e originale, per il quale arriverà, dopo numerosi successi, la notorietà internazionale grazie alla colonna sonora di Il Favoloso Mondo di Amélie, un film di Jean-Pierre Jeunet del 2001.
Tiersen si è presentato al pubblico della Hall di Padova, in uno spettacolo da tutto esaurito – e tutti gli spettatori presenti nonostante la pioggia scrosciante all’esterno – con le ultime versioni di brani inseriti nell’ album Kerber del 2021, eseguendo prima i pezzi per pianoforte solo come Ar Maner Kozh e poi quelli per remix tra cui 11 5 18 2 5 18 . Hall è una sala con musica live, una discoteca, un luogo d’incontro, o tutte queste dimensioni assieme, una location scelta da Tiersen per essere vicino il più possibile al pubblico, eliminando qualsiasi tipo di “barriera” tra spettatori e palcoscenico e far vivere in modo intenso e diretto l’esperienza musicale.
E in effetti sembra esservi riuscito, perché dopo più di un’ora e mezza di musica perfettamente eseguita, frutto di scelte precise e studiate ma sempre intensa e vibrante di emozioni, il pubblico sarebbe rimasto ancora in piedi, per continuare a lasciarsi trasportare dal fiume di suoni campionati usciti dalla strumentazione elettronica magicamente azionata dalle mani del divino Tiersen. A convincerlo a lasciare la sala, a malincuore, sono le note lente e leggere degli ultimi brani eseguiti con tocco sicuro, ma sempre elegante al pianoforte, su cui torna a sedersi il musicista prima della chiusura o magari più verosimilmente una tacita promessa di rivedersi presto.